Nel 2004, il Vescovo Macram Max Gassis chiese all’allora Sorriso per il Sudan Onlus di aiutarlo a realizzare un complesso ospedaliero nell’area dei Monti Nuba, un vastissimo territorio privo di qualsiasi tipo di assistenza sanitaria di base. L’associazione decise quindi di contribuire all’iniziativa di Monsignor Macram, sia sostenendola economicamente sia partecipando direttamente alla sua costruzione, tutto in collaborazione con altre realtà ed enti no profit locali e stranieri.  

Per la costruzione, oltre alle competenze portate dall’esterno, sono state utilizzate anche tecniche costruttive tradizionali e impiegate maestranze locali. La struttura è provvista dei seguenti locali interni: sale operatorie e pre/post-operatorie, il reparto maternità, per donne e bambini, con tanto di sale travaglio e parto, quello per gli uomini, l’area dedicata alle malattie infettive, i laboratori, gli uffici e i magazzini per medicinali e materiali. Oltre all’ospedale, sono stati realizzati anche altri edifici nelle sue immediate vicinanze: una casa per gli operai, per ospitarli durante gli anni in cui si sono svolti i lavori di costruzione; gli alloggi per i dottori e gli infermieri, così da poter essere sempre presenti sul posto e pronti a intervenire; due compound, rispettivamente dei padri e delle suore, figure fondamentali che affiancano il personale sanitario nelle attività quotidiane; infine, altri appositi spazi per accogliere coloro in attesa di ricevere cure o di ricovero e i loro familiari.  

Inoltre, è stata fin da subito prevista e garantita la formazione del personale locale attraverso l’offerta di borse di studio e corsi specifici. 

Inaugurato il 18 marzo 2008, il Catholic Mother of Mercy Hospital è ancora oggi l’unica struttura sanitaria in un raggio di 300 chilometri a offrire cure e assistenza a un milione di persone del popolo Nuba.